giovedì 5 gennaio 2012

ORA NONA
Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro. Signore pietà, 12 volte. Venite, adoriamo, 3 volte.
Quindi i seguenti 3 salmi.
Salmo 92
1. Il Signore ha instaurato il suo regno, si è rivestito di splendore, si è rivestito il Signore di potenza e se ne è cinto; e cosí ha reso saldo il mondo, che non sarà scosso.
2. Pronto è il tuo trono fin da allora, da sempre tu sei.
3. Hanno alzato i fiumi, Signore, hanno alzato i fiu­mi le loro voci; alle voci di grandi acque, solleveranno i fiumi le loro ondate.
4. Mirabile l’elevarsi del mare; mirabile nelle altezze il Signore.
5. Le tue testimonianze sono degne di grande fede; alla tua casa si addice la santità, Signore, per la lunghezza dei giorni.
Salmo 113
1. Nell’esodo di Israele dall’Egitto, della casa di Giacobbe da un popolo barbaro,
2. la Giudea divenne il suo santuario, Israele il suo dominio.
3. Il mare vide e fuggí, il Giordano si volse indietro.
4. I monti saltellarono come capri, e i colli come agnelli di un gregge.
5. Che hai, o mare, che sei fuggito, e tu Giordano, che ti sei volto indietro?
6. E voi monti, che avete saltellato come capri, e voi col­li, come agnelli di un gregge?
7. Davanti al volto del Signore è stata scossa la terra, davanti al volto del Dio di Giacobbe
8. che ha mutato la roccia in laghi e la rupe in fonti di acque.
9. Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome da’ gloria, per la tua misericordia e la tua verità,
10. perché non dicano le genti: Dov’è il loro Dio?
11. Ma il nostro Dio è nel cielo e sulla terra: tutto ciò che ha voluto l’ha fatto.
12. Gli idoli delle genti, argento e oro, opere delle mani degli uomini:
13. hanno bocca e mai parleranno; hanno occhi, e mai ve­dranno;
14. hanno orecchi, e non udranno; hanno narici e non odo­reranno;
15. hanno mani e non palperanno; hanno piedi e non cammineranno; mai avranno voce nella loro gola.
16. Simili ad essi diventino quelli che li fanno e tutti quelli che in essi confidano.
17. La casa di Israele ha sperato nel Signore: è loro aiuto e protettore.
18. La casa di Aronne ha sperato nel Signore: è loro aiuto e protettore.
19. Quelli che temono il Signore hanno sperato nel Signore: è loro aiuto e protettore.
20. Il Signore si è ricordato di noi e ci ha benedetti: ha benedetto la casa d’Israele, ha benedetto la casa di Aronne,
21. ha benedetto quelli che temono il Signore, i piccoli insieme con i grandi.
22. Continui a darvi i suoi doni il Signore, a voi e ai vo­stri figli.
23. Benedetti voi dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra.
24. Il cielo del cielo è del Signore, ma la terra l’ha data ai fi­gli degli uomini.
25. Non i morti ti loderanno, Signore, né quanti scen­dono negli inferi;
26. ma noi, i viventi, benediremo il Signore, da ora e in eterno.
Salmo 85
Piega, Signore, il tuo orecchio (pp. 134-135).
Gloria. Ora e sempre. Alleluia, 3 volte. Signore, pietà, 3 volte.
Poi Gloria, e il tropario. Tono 4.
Si volse indietro un tempo * il fiume Giordano * in virtú del mantello di Eliseo, * dopo l’assunzione di Elia, * e si divisero le acque di qua e di là: * divenne cosí per lui la corrente * strada asciutta˚, * quale vera im­magine del batte­simo * col quale noi compiamo la traversata * della vita che scorre. * Cristo si è manifestato sul Giordano * per santificare le acque.
Ora e sempre. Theotokíon.
Tu che per noi sei nato dalla Vergine * e ti sei sottoposto alla crocifissione˚, * o buono, * tu che con la morte hai spo­glia­to la morte, * e come Dio hai mani­festato la risurrezione, * non trascurare coloro che con la tua mano hai plasmato˚, * mostra, o misericor­dioso, il tuo amore per gli uomini: * accogli, mentre intercede per noi, * la Madre-di-Dio che ti ha partorito, * e salva, o Salvatore nostro, * il popolo che non ha piú speranza.
Quindi i seguenti idiómela. Tono grave.
Faceva stupore vedere il Creatore * del cielo e della terra * nudo nel fiume, * per ricevere come un servo * il bat­tesimo da un servo, * a nostra salvezza: * anche i cori degli an­geli sbigottivano * per il timore e per la gioia. * Con loro noi ti adoriamo: * salvaci, Signore.
Stico: Perciò mi ricorderò di te, dalla terra del Giordano e dell’Ermon, lontano dal piccolo monte.
Tono 2.
Vedendo venire a lui * il Signore della gloria˚, * il pre­cur­sore esclamava: * Ecco, è giunto colui che riscatta * il mondo dalla corruzione; * ecco, egli ci libera dalla tri­bolazione; * ecco, è venuto sulla terra * colui che dona la remissione dei peccati, * nascendo da una Vergine pura, * nella sua misericordia; * da servi, ci fa figli di Dio; * in luogo delle tenebre * dà la luce al genere umano * me­diante l’acqua del suo divino battesimo. * Venite, dunque, * concordi a lui diamo gloria, * cosí come al Padre e al santo Spirito.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 1.
Va notato che il seguente idiómelon viene prima letto piamente e ad alta voce dal canonarca al centro della navata, e poi cantato dai due cori.
La mano con la quale * hai toccato il capo imma­co­la­to del Sovrano (3 volte), * e con la quale ce lo hai addi­tato, * sollevala a nostro favore * verso di lui, o battista, * con la grande confidenza che possiedi: * egli stesso infatti ti ha re­so testimonianza, * dicendo che sei il piú grande di tutti i pro­feti˚. * Volgi poi di nuovo verso di lui * gli occhi che hanno vi­sto il santissimo Spirito * scendere in forma di colomba, * per rendercelo propizio. * E vieni qui con noi (3 volte), * per rati­fi­care l’inno * e dare inizio alla solennità.
Prokímenon. Tono 3.
Il Signore è mia illuminazione e mio salvatore, chi temerò?
Stico: Il Signore è il protettore della mia vita, di chi avrò paura?
Lettura della profezia di Isaia (49,8-15).
Cosí dice il Signore: Nel tempo accetto ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho aiutato; ti ho formato, ti ho dato e stabilito come alleanza delle genti, per riassestare la terra e far recuperare le eredità deserte, per dire ai pri­gio­nieri: Uscite; e a quelli che sono nelle tenebre: Mostra­tevi. In tutte le vie pascoleranno, e in ogni sentiero ci sarà pascolo per loro. Non avranno né fame né sete, non li colpirà né la calura né il sole, ma anzi, colui che ha misericordia di loro li conforterà e li condurrà attraverso sorgenti di acque. E ren­derò ogni monte strada, e ogni sentiero pascolo per loro. Ecco, questi verranno da lontano, questi da settentrione e da mezzogiorno, altri dalla terra di Persia. Si rallegrino i cieli ed esulti la terra, erompa dai monti la letizia e dai colli la giustizia, perché Dio ha avuto misericordia del suo popolo, e ha consolato i miseri del suo popolo. Sion aveva detto: Il Signore mi ha ab­bandonata, il Signore mi ha dimenticata. Forse si dimentica una donna del suo bambino, o non avrà pietà del frutto del suo grembo? Ma se anche una donna se ne dimen­ti­casse, io non mi dimenticherò di te, dice il Signore onni­potente.
Apostolo.
Lettura dell’epistola di Paolo a Tito (2,11-14; 3,4-7).
Figlio mio Tito, è apparsa la grazia di Dio, apporta­trice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con so­brietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesú Cristo; il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone. Quando si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtú di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinno­vamento nello Spirito santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesú Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.
Vangelo.
Lettura del santo vangelo secondo Luca (3,1-18).
Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di con­versione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sen­tieri. Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spia­nati. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio. Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all’ira imminente? Fate dunque frutti degni della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: Abbiamo Abramo per padre! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli ad Abramo anche da queste pietre. Anzi, la scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco.
Le folle lo interrogavano: Che cosa dobbiamo fare? Ri­spondeva: Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare faccia altrettanto. Vennero anche dei pub­blicani a farsi battezzare, e gli chiesero: Maestro, che dob­biamo fare? Ed egli disse loro: Non esigete nulla di piú di quan­to vi è stato fissato. Lo interrogavano anche alcuni soldati: E noi che dobbiamo fare? Rispose: Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre pa­ghe. Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti, dicendo: Io vi battezzo con acqua, ma viene colui che è piú forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro per ri­pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula la brucerà con fuoco inestinguibile. Con molte altre esor­tazioni annunziava al popolo la buona novella.
Quindi il lettore dice:
Non consegnarci del tutto [al nemico], per amore del tuo santo nome; non sciogliere la tua alleanza, e non distogliere da noi la tua misericordia, per Abramo tuo diletto, per Isacco tuo servo, e per Israele tuo santo.
Trisagio. Santissima Triade. Padre nostro (p. 31).
Kondákion. Tono 4.
Giunto oggi ai flutti del Giordano, * il Signore grida a Giovanni: * Non temere di battezzarmi: * poiché io vengo a salvare Adamo, * il primo creato.
Signore, pietà, 40 volte. Tu che in ogni tempo. Signore, pie­tà, 3 volte. Gloria. Ora e sempre. Piú venerabile. Nel nome del Signore. Dio abbia pietà di noi. E la preghiera: Sovrano, Signore Gesú Cristo (p. 138).

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