Alle ore 18,00 si celebra l'Esperinos in Cattedrale
25 DICEMBRE 2011
NATIVITÀ SECONDO LA CARNE
DEL SIGNORE, DIO E SALVATORENOSTRO GESú CRISTO
VESPRO
Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá idiómela.
Tono 2. Di Germano.
Venite, esultiamo per il Signore˚, * esponendo questo mistero. * Il muro di separazione che era frammezzo * è abbattuto˚; * la spada di fuoco si volge indietro * e i cherubini si ritirano * dall’albero della vita˚: * e anch’io godo del paradiso di delizia˚, * da cui ero stato scacciato per la disubbidienza. * Poiché la perfetta immagine del Padre, * l’impronta della sua eternità, * prende forma di servo˚, * procedendo da Madre ignara di nozze, * senza subire mutamento: * ciò che era è rimasto: * Dio vero; * e ciò che non era ha assunto, * divenendo uomo per amore degli uomini. * A lui acclamiamo: * O Dio che sei nato dalla Vergine, * abbi pietà di noi. 2 volte.
Di Anatolio. Stesso tono.
Nato il Signore Gesú dalla santa Vergine, * tutto il creato è stato illuminato: * mentre i pastori vegliano nei campi, * i magi adorano * e gli angeli inneggiano, * Erode resta turbato. * Poiché Dio è apparso nella carne, * Salvatore delle anime nostre. 2 volte.
Il tuo regno, o Cristo Dio, * è regno di tutti i secoli, * e il tuo potere di generazione in generazione˚. * Tu che ti sei incarnato per opera dello Spirito santo, * e sei divenuto uomo dalla sempre Vergine Maria, * come luce su di noi sei rifulso, * o Cristo Dio, col tuo avvento: * luce da luce, * riflesso del Padre˚, * hai rischiarato ogni creatura. * Tutto ciò che respira ti loda˚ * come impronta della gloria del Padre˚. * O tu che sei e che eri˚ * e che, Dio, dalla Vergine sei rifulso, * abbi pietà di noi.
Che cosa ti offriremo, o Cristo? * Tu per noi sei apparso, uomo, sulla terra! * Ciascuna delle creature da te fatte * ti offre il rendimento di grazie: * gli angeli, l’inno; * i cieli, la stella, * i magi, i doni; * i pastori, lo stupore; * la terra, la grotta; * il deserto, la mangiatoia: * ma noi ti offriamo la Madre Vergine. * O Dio che sei prima dei secoli, * abbi pietà di noi.
Gloria. Ora e sempre. Stesso tono. Di Kasia.
Con la sovranità assoluta di Augusto sulla terra, * era cessata la pluralità dei regni umani, * e con la tua incarnazione dalla pura, * è stato annientato il politeismo idolatra. * Le città erano state poste * sotto un unico governo universale, * e le genti credettero a un unico dominio della Divinità. * Furono registrati i popoli per decreto di Cesare˚, * e noi fedeli siamo stati segnati * col nome della tua divinità, * di te, nostro Dio fatto uomo. * Grande è la tua misericordia, Signore, * gloria a te.
Si procede all’Ingresso col vangelo, Luce gioiosa e le letture nel loro ordine, con i tropari e i loro stichi.
Lettura del libro della Genesi (1,1-13).
In principio Dio fece il cielo e la terra: la terra era invisi- bile e non organizzata, e la tenebra era sopra l’abisso; e lo Spirito di Dio aleggiava sopra l’acqua. E Dio disse: Sia la luce, e la luce fu. E Dio vide che la luce era cosa buona, e Dio separò la luce dalla tenebra. E Dio chiamò la luce giorno, e chiamò le tenebre, notte. E fu sera, e fu mattina: giorno primo.
E Dio disse: Ci sia un firmamento in mezzo alle acque e stia a dividere acqua da acqua: e cosí fu. E Dio fece il firmamento: e Dio separò l’acqua che è al di sopra del firmamento dall’acqua che è al di sotto del firmamento. E Dio chiamò il firmamento cielo. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera, e fu mattina: secondo giorno.
E Dio disse: Si raccolga l’acqua che è sotto al cielo in un unico assembramento di acque e appaia l’asciutto: e cosí fu. Si raccolse l’acqua che era sotto al cielo nei suoi assembramenti, e apparve l’asciutto. E Dio chiamò l’asciutto terra, e chiamò le raccolte di acqua mari. E Dio vide che era cosa buona.
E Dio disse: La terra faccia germogliare erbaggi che facciano seme secondo la loro specie e somiglianza, e alberi da frutto che producano frutti in cui sia il loro seme secondo la loro specie sulla terra: e cosí fu. E la terra produsse erbaggi che facevano seme secondo la specie e la somiglianza, e alberi da frutto che facevano frutti in cui era il loro seme, secondo la loro specie sulla terra. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
Quindi ci si alza per dire il tropario. Tono pl. 2.
Sei nato nascosto in una grotta, * ma il cielo ti ha an- nunciato a tutti, * usando come bocca la stella, o Salvatore. * Ed essa ti ha condotto i magi * che con fede ti adorano: * con loro, anche di noi abbi pietà.
Si riprende la finale del tropario, a partire dalle parole: Ed essa ti ha condotto, con i seguenti stichi (s. 86).
Stico 1. Le sue fondamenta sono sui monti santi. Ama il Signore le porte di Sion piú di tutte le tende di Giacobbe.
Stico 2. Cose gloriose sono state dette di te, città di Dio. Ricorderò Raab e Babele a coloro che mi conoscono.
Stico 3. Ed ecco gli stranieri, Tiro e il popolo degli etiopi.
Stico 4. Questi là sono nati. Madre Sion, dirà l’uomo: e l’uomo è nato in lei, ed egli l’ha fondata, l’Altissimo.
Stico 5. Il Signore lo racconterà nel libro dei popoli e dei principi, di questi che sono nati in lei. Come di gente in festa, la dimora di tutti è in te.
Gloria. Ora e sempre. Il tropario completo, quindi:
Lettura della profezia di Isaia (9,5s).
Un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Il suo potere è sulla sua spalla, e si chiamerà angelo del gran consiglio, consigliere mirabile, Dio forte, padrone, principe di pace, padre del secolo futuro: porterò infatti pace sui principi, e a lui salute. Grande è il suo potere e la sua pace non ha confine, sul trono di Davide e sul suo regno, per raddrizzarlo e soccorrerlo con giudizio e giustizia, da ora e in eterno. Lo zelo del Signore sabaoth farà questo.
Tropario. Tono pl. 2.
Sei sorto, o Cristo, dalla Vergine, * spirituale sole di giustizia˚; * la stella ha indicato te, * che nulla può contenere, * racchiuso in una grotta, * guidando i magi * perché venissero ad adorarti: * con loro noi ti magnifichiamo, * o datore di vita, * gloria a te.
Si riprende la finale del tropario, a partire dalle parole: Guidando i magi, con i seguenti stichi (s. 92).
Stico 1. Il Signore ha instaurato il suo regno, si è rivestito di splendore, si è rivestito il Signore di potenza e se ne è cinto.
Stico 2. Cosí ha reso saldo il mondo che non sarà scosso. Pronto è il tuo trono fin da allora.
Stico 3. Hanno alzato i fiumi, Signore, hanno alzato i fiumi le loro voci, alzeranno i fiumi i loro flutti, per le voci delle grandi acque.
Stico 4. Mirabile l’elevarsi del mare; mirabile nelle altezze il Signore: le tue testimonianze sono degne di grande fede.
Stico 5. Alla tua casa si addice la santità, Signore, per la lunghezza dei giorni.
Gloria. Ora e sempre. Il tropario completo, quindi:
Lettura dalla profezia di Isaia (7,10-16; 8,1-4.9s).
Il Signore parlò ancora ad Acaz, dicendo: Chiedi per te un segno da parte del Signore tuo Dio negli abissi o nelle altezze. Ma disse Acaz: Non chiederò un segno, non tenterò il Signore. E Isaia disse: Udite dunque, casa di Davide! Vi par poco far affannare gli uomini? E come dunque procurate affanno anche al Signore? Per questo il Signore stesso vi darà un segno. Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio e lo chiameranno Emmanuele. Mangerà burro e miele e prima di conoscere o scegliere il male, sceglierà il bene; poiché prima che il bambino conosca il bene o il male, rifiuterà la malvagità per scegliere il bene. E il Signore mi disse: Prendi con te un grande volume nuovo e scrivi su di esso con uno stilo da uomo riguardo al far rapida preda di spoglie, perché è l’ora. E prendimi testimoni degni di fede, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Barachia. E mi accostai alla profetessa, ed essa concepí e partorí un figlio.
E il Signore mi disse: Chiamalo: Affrettati-a-far- spoglie,-rapido-depreda. Poiché prima che il bambino sappia chiamare padre o madre, si porteranno le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria davanti al re di Assiria.
Dio è con noi. Sappiatelo, genti e siate vinte; uditelo fino ai confini della terra: voi che avete prevalso, siate vinti. Se infatti di nuovo prevarrete, di nuovo pure sarete vinti; e se formulerete un progetto, il Signore lo dissiperà; se direte una parola, non avrà consistenza tra voi, perché Dio è con noi.
Terminate le letture, si fa la synaptí, e dopo l’ekfónisis si canta il trisagio. Quindi:
Prokímenon dell’apostolo. Tono 1.
Il Signore mi ha detto: Figlio mio sei tu, io oggi ti ho generato.
Stico: Chiedi a me e ti darò le genti in eredità e in possesso i confini della terra.
Lettura dell’epistola agli Ebrei (1,1-12).
Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi (p. 1137).
Alleluia. Tono pl. 4.
Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi.
Stico: Lo scettro della potenza ti manderà il Signore da Sion: domina in mezzo ai tuoi nemici.
Vangelo, secondo Luca (2,1-20).
In quei giorni un decreto di Cesare ordinò (p. 1142).
Segue la divina Liturgia di san Basilio.
Alla lití. Gloria. Tono pl. 1. Di Giovanni monaco.
I re magi di Persia, * conoscendo chiaramente * la nascita del Re celeste sulla terra, * tratti da una stella risplendente, * raggiunsero Betlemme, * portando doni scelti: * oro, incenso e mirra; * e cadendo ai suoi piedi lo adorarono, * perché videro colui “che È” oltre il tempo * giacere bambino nella grotta.
Ora e sempre. Tono pl. 2. Di Germano.
Cantano oggi in coro ed esultano * tutti gli angeli in cielo; * e tutta la creazione tripudia * per il Salvatore e Signore * nato a Betlemme: * poiché ha fine ogni inganno idolatra * e regna Cristo per i secoli.
Allo stico, stichirá idiómela. Tono 2. Di Germano.
Un grande e straordinario prodigio * si è compiuto oggi! * La Vergine partorisce * e il suo grembo resta incorrotto; * il Verbo si fa carne * e non si separa dal Padre. * Gli angeli con i pastori rendono gloria, * e noi insieme a loro acclamiamo: * Gloria a Dio nel piú alto dei cieli * e pace sulla terra˚.
Stico: Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi.
Tono 3. Dello stesso.
Oggi la Vergine partorisce * il Creatore dell’universo. * L’Eden offre la grotta, * e la stella indica il Cristo, * sole per quanti sono nelle tenebre. * I magi hanno adorato con doni, * illuminàti dalla fede. * I pastori hanno visto il prodigio, * mentre gli angeli inneggiano e dicono: * Gloria a Dio nel piú alto dei cieli˚.
Stico: Dal seno prima della stella del mattino ti ho generato; ha giurato il Signore e non si pentirà.
Stesso tono. Di Anatolio.
Nato il Signore Gesú in Betlemme di Giudea, * i magi venuti dall’oriente * hanno adorato il Dio fatto uomo, * e aperti prontamente i loro tesori, * hanno offerto doni preziosi: * oro puro per il Re dei secoli; * incenso per il Dio dell’universo; * mirra per l’immortale, * come morto di tre giorni. * Genti tutte, venite, * adoriamo colui che è nato * per salvare le anime nostre.
Gloria. Tono 4. Di Giovanni monaco.
Rallégrati, Gerusalemme, * fate festa, voi tutti che amate Sion˚. * Oggi è stato sciolto l’antico vincolo * della condanna di Adamo; * ci è stato aperto il paradiso; * il serpente è stato annientato: * ora infatti egli ha visto * colei che un tempo aveva ingannata, * divenuta Madre del Creatore. * O abisso della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio˚! * Colei che aveva procurato la morte ad ogni carne, * come strumento del peccato, * è divenuta primizia della salvezza * per tutto il mondo * mediante la Madre-di-Dio, * poiché da lei nasce bambino * il Dio perfettissimo: * con la sua nascita * egli sigilla la verginità di lei, * con le fasce scioglie le catene dei peccati, * e sana con la sua infanzia * le penose doglie di Eva˚. * Danzi dunque tutta la creazione ed esulti, * perché il Cristo è venuto * per richiamarla dall’esilio, * e salvare le anime nostre.
Ora e sempre. Stesso tono. Di Anatolio.
Hai abitato in una grotta, * o Cristo Dio, * una mangiatoia ti ha accolto, * pastori e magi ti hanno adorato. * Si compiva allora l’annuncio dei profeti * e le potenze angeliche stupivano, * acclamando e dicendo: * Gloria alla tua condiscendenza, * o solo amico degli uomini.
Apolytíkion. Tono 4.
La tua nascita, o Cristo nostro Dio, * ha fatto sorgere per il mondo * la luce della conoscenza: * con essa, gli adoratori degli astri * sono stati ammaestrati da una stella * ad adorare te, sole di giustizia˚, * e a conoscere te, * Oriente dall’alto˚. * Signore, gloria a te. 3 volte.
Lo stesso anche a Il Signore è Dio. E il congedo:
Colui che è nato in una grotta ed è stato deposto in una mangiatoia per la nostra salvezza, Cristo, vero Dio nostro...
NATIVITÀ SECONDO LA CARNE
DEL SIGNORE, DIO E SALVATORENOSTRO GESú CRISTO
VESPRO
Al Signore, ho gridato, 6 stichi e stichirá idiómela.
Tono 2. Di Germano.
Venite, esultiamo per il Signore˚, * esponendo questo mistero. * Il muro di separazione che era frammezzo * è abbattuto˚; * la spada di fuoco si volge indietro * e i cherubini si ritirano * dall’albero della vita˚: * e anch’io godo del paradiso di delizia˚, * da cui ero stato scacciato per la disubbidienza. * Poiché la perfetta immagine del Padre, * l’impronta della sua eternità, * prende forma di servo˚, * procedendo da Madre ignara di nozze, * senza subire mutamento: * ciò che era è rimasto: * Dio vero; * e ciò che non era ha assunto, * divenendo uomo per amore degli uomini. * A lui acclamiamo: * O Dio che sei nato dalla Vergine, * abbi pietà di noi. 2 volte.
Di Anatolio. Stesso tono.
Nato il Signore Gesú dalla santa Vergine, * tutto il creato è stato illuminato: * mentre i pastori vegliano nei campi, * i magi adorano * e gli angeli inneggiano, * Erode resta turbato. * Poiché Dio è apparso nella carne, * Salvatore delle anime nostre. 2 volte.
Il tuo regno, o Cristo Dio, * è regno di tutti i secoli, * e il tuo potere di generazione in generazione˚. * Tu che ti sei incarnato per opera dello Spirito santo, * e sei divenuto uomo dalla sempre Vergine Maria, * come luce su di noi sei rifulso, * o Cristo Dio, col tuo avvento: * luce da luce, * riflesso del Padre˚, * hai rischiarato ogni creatura. * Tutto ciò che respira ti loda˚ * come impronta della gloria del Padre˚. * O tu che sei e che eri˚ * e che, Dio, dalla Vergine sei rifulso, * abbi pietà di noi.
Che cosa ti offriremo, o Cristo? * Tu per noi sei apparso, uomo, sulla terra! * Ciascuna delle creature da te fatte * ti offre il rendimento di grazie: * gli angeli, l’inno; * i cieli, la stella, * i magi, i doni; * i pastori, lo stupore; * la terra, la grotta; * il deserto, la mangiatoia: * ma noi ti offriamo la Madre Vergine. * O Dio che sei prima dei secoli, * abbi pietà di noi.
Gloria. Ora e sempre. Stesso tono. Di Kasia.
Con la sovranità assoluta di Augusto sulla terra, * era cessata la pluralità dei regni umani, * e con la tua incarnazione dalla pura, * è stato annientato il politeismo idolatra. * Le città erano state poste * sotto un unico governo universale, * e le genti credettero a un unico dominio della Divinità. * Furono registrati i popoli per decreto di Cesare˚, * e noi fedeli siamo stati segnati * col nome della tua divinità, * di te, nostro Dio fatto uomo. * Grande è la tua misericordia, Signore, * gloria a te.
Si procede all’Ingresso col vangelo, Luce gioiosa e le letture nel loro ordine, con i tropari e i loro stichi.
Lettura del libro della Genesi (1,1-13).
In principio Dio fece il cielo e la terra: la terra era invisi- bile e non organizzata, e la tenebra era sopra l’abisso; e lo Spirito di Dio aleggiava sopra l’acqua. E Dio disse: Sia la luce, e la luce fu. E Dio vide che la luce era cosa buona, e Dio separò la luce dalla tenebra. E Dio chiamò la luce giorno, e chiamò le tenebre, notte. E fu sera, e fu mattina: giorno primo.
E Dio disse: Ci sia un firmamento in mezzo alle acque e stia a dividere acqua da acqua: e cosí fu. E Dio fece il firmamento: e Dio separò l’acqua che è al di sopra del firmamento dall’acqua che è al di sotto del firmamento. E Dio chiamò il firmamento cielo. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera, e fu mattina: secondo giorno.
E Dio disse: Si raccolga l’acqua che è sotto al cielo in un unico assembramento di acque e appaia l’asciutto: e cosí fu. Si raccolse l’acqua che era sotto al cielo nei suoi assembramenti, e apparve l’asciutto. E Dio chiamò l’asciutto terra, e chiamò le raccolte di acqua mari. E Dio vide che era cosa buona.
E Dio disse: La terra faccia germogliare erbaggi che facciano seme secondo la loro specie e somiglianza, e alberi da frutto che producano frutti in cui sia il loro seme secondo la loro specie sulla terra: e cosí fu. E la terra produsse erbaggi che facevano seme secondo la specie e la somiglianza, e alberi da frutto che facevano frutti in cui era il loro seme, secondo la loro specie sulla terra. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
Quindi ci si alza per dire il tropario. Tono pl. 2.
Sei nato nascosto in una grotta, * ma il cielo ti ha an- nunciato a tutti, * usando come bocca la stella, o Salvatore. * Ed essa ti ha condotto i magi * che con fede ti adorano: * con loro, anche di noi abbi pietà.
Si riprende la finale del tropario, a partire dalle parole: Ed essa ti ha condotto, con i seguenti stichi (s. 86).
Stico 1. Le sue fondamenta sono sui monti santi. Ama il Signore le porte di Sion piú di tutte le tende di Giacobbe.
Stico 2. Cose gloriose sono state dette di te, città di Dio. Ricorderò Raab e Babele a coloro che mi conoscono.
Stico 3. Ed ecco gli stranieri, Tiro e il popolo degli etiopi.
Stico 4. Questi là sono nati. Madre Sion, dirà l’uomo: e l’uomo è nato in lei, ed egli l’ha fondata, l’Altissimo.
Stico 5. Il Signore lo racconterà nel libro dei popoli e dei principi, di questi che sono nati in lei. Come di gente in festa, la dimora di tutti è in te.
Gloria. Ora e sempre. Il tropario completo, quindi:
Lettura della profezia di Isaia (9,5s).
Un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Il suo potere è sulla sua spalla, e si chiamerà angelo del gran consiglio, consigliere mirabile, Dio forte, padrone, principe di pace, padre del secolo futuro: porterò infatti pace sui principi, e a lui salute. Grande è il suo potere e la sua pace non ha confine, sul trono di Davide e sul suo regno, per raddrizzarlo e soccorrerlo con giudizio e giustizia, da ora e in eterno. Lo zelo del Signore sabaoth farà questo.
Tropario. Tono pl. 2.
Sei sorto, o Cristo, dalla Vergine, * spirituale sole di giustizia˚; * la stella ha indicato te, * che nulla può contenere, * racchiuso in una grotta, * guidando i magi * perché venissero ad adorarti: * con loro noi ti magnifichiamo, * o datore di vita, * gloria a te.
Si riprende la finale del tropario, a partire dalle parole: Guidando i magi, con i seguenti stichi (s. 92).
Stico 1. Il Signore ha instaurato il suo regno, si è rivestito di splendore, si è rivestito il Signore di potenza e se ne è cinto.
Stico 2. Cosí ha reso saldo il mondo che non sarà scosso. Pronto è il tuo trono fin da allora.
Stico 3. Hanno alzato i fiumi, Signore, hanno alzato i fiumi le loro voci, alzeranno i fiumi i loro flutti, per le voci delle grandi acque.
Stico 4. Mirabile l’elevarsi del mare; mirabile nelle altezze il Signore: le tue testimonianze sono degne di grande fede.
Stico 5. Alla tua casa si addice la santità, Signore, per la lunghezza dei giorni.
Gloria. Ora e sempre. Il tropario completo, quindi:
Lettura dalla profezia di Isaia (7,10-16; 8,1-4.9s).
Il Signore parlò ancora ad Acaz, dicendo: Chiedi per te un segno da parte del Signore tuo Dio negli abissi o nelle altezze. Ma disse Acaz: Non chiederò un segno, non tenterò il Signore. E Isaia disse: Udite dunque, casa di Davide! Vi par poco far affannare gli uomini? E come dunque procurate affanno anche al Signore? Per questo il Signore stesso vi darà un segno. Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio e lo chiameranno Emmanuele. Mangerà burro e miele e prima di conoscere o scegliere il male, sceglierà il bene; poiché prima che il bambino conosca il bene o il male, rifiuterà la malvagità per scegliere il bene. E il Signore mi disse: Prendi con te un grande volume nuovo e scrivi su di esso con uno stilo da uomo riguardo al far rapida preda di spoglie, perché è l’ora. E prendimi testimoni degni di fede, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Barachia. E mi accostai alla profetessa, ed essa concepí e partorí un figlio.
E il Signore mi disse: Chiamalo: Affrettati-a-far- spoglie,-rapido-depreda. Poiché prima che il bambino sappia chiamare padre o madre, si porteranno le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria davanti al re di Assiria.
Dio è con noi. Sappiatelo, genti e siate vinte; uditelo fino ai confini della terra: voi che avete prevalso, siate vinti. Se infatti di nuovo prevarrete, di nuovo pure sarete vinti; e se formulerete un progetto, il Signore lo dissiperà; se direte una parola, non avrà consistenza tra voi, perché Dio è con noi.
Terminate le letture, si fa la synaptí, e dopo l’ekfónisis si canta il trisagio. Quindi:
Prokímenon dell’apostolo. Tono 1.
Il Signore mi ha detto: Figlio mio sei tu, io oggi ti ho generato.
Stico: Chiedi a me e ti darò le genti in eredità e in possesso i confini della terra.
Lettura dell’epistola agli Ebrei (1,1-12).
Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi (p. 1137).
Alleluia. Tono pl. 4.
Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi.
Stico: Lo scettro della potenza ti manderà il Signore da Sion: domina in mezzo ai tuoi nemici.
Vangelo, secondo Luca (2,1-20).
In quei giorni un decreto di Cesare ordinò (p. 1142).
Segue la divina Liturgia di san Basilio.
Alla lití. Gloria. Tono pl. 1. Di Giovanni monaco.
I re magi di Persia, * conoscendo chiaramente * la nascita del Re celeste sulla terra, * tratti da una stella risplendente, * raggiunsero Betlemme, * portando doni scelti: * oro, incenso e mirra; * e cadendo ai suoi piedi lo adorarono, * perché videro colui “che È” oltre il tempo * giacere bambino nella grotta.
Ora e sempre. Tono pl. 2. Di Germano.
Cantano oggi in coro ed esultano * tutti gli angeli in cielo; * e tutta la creazione tripudia * per il Salvatore e Signore * nato a Betlemme: * poiché ha fine ogni inganno idolatra * e regna Cristo per i secoli.
Allo stico, stichirá idiómela. Tono 2. Di Germano.
Un grande e straordinario prodigio * si è compiuto oggi! * La Vergine partorisce * e il suo grembo resta incorrotto; * il Verbo si fa carne * e non si separa dal Padre. * Gli angeli con i pastori rendono gloria, * e noi insieme a loro acclamiamo: * Gloria a Dio nel piú alto dei cieli * e pace sulla terra˚.
Stico: Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi.
Tono 3. Dello stesso.
Oggi la Vergine partorisce * il Creatore dell’universo. * L’Eden offre la grotta, * e la stella indica il Cristo, * sole per quanti sono nelle tenebre. * I magi hanno adorato con doni, * illuminàti dalla fede. * I pastori hanno visto il prodigio, * mentre gli angeli inneggiano e dicono: * Gloria a Dio nel piú alto dei cieli˚.
Stico: Dal seno prima della stella del mattino ti ho generato; ha giurato il Signore e non si pentirà.
Stesso tono. Di Anatolio.
Nato il Signore Gesú in Betlemme di Giudea, * i magi venuti dall’oriente * hanno adorato il Dio fatto uomo, * e aperti prontamente i loro tesori, * hanno offerto doni preziosi: * oro puro per il Re dei secoli; * incenso per il Dio dell’universo; * mirra per l’immortale, * come morto di tre giorni. * Genti tutte, venite, * adoriamo colui che è nato * per salvare le anime nostre.
Gloria. Tono 4. Di Giovanni monaco.
Rallégrati, Gerusalemme, * fate festa, voi tutti che amate Sion˚. * Oggi è stato sciolto l’antico vincolo * della condanna di Adamo; * ci è stato aperto il paradiso; * il serpente è stato annientato: * ora infatti egli ha visto * colei che un tempo aveva ingannata, * divenuta Madre del Creatore. * O abisso della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio˚! * Colei che aveva procurato la morte ad ogni carne, * come strumento del peccato, * è divenuta primizia della salvezza * per tutto il mondo * mediante la Madre-di-Dio, * poiché da lei nasce bambino * il Dio perfettissimo: * con la sua nascita * egli sigilla la verginità di lei, * con le fasce scioglie le catene dei peccati, * e sana con la sua infanzia * le penose doglie di Eva˚. * Danzi dunque tutta la creazione ed esulti, * perché il Cristo è venuto * per richiamarla dall’esilio, * e salvare le anime nostre.
Ora e sempre. Stesso tono. Di Anatolio.
Hai abitato in una grotta, * o Cristo Dio, * una mangiatoia ti ha accolto, * pastori e magi ti hanno adorato. * Si compiva allora l’annuncio dei profeti * e le potenze angeliche stupivano, * acclamando e dicendo: * Gloria alla tua condiscendenza, * o solo amico degli uomini.
Apolytíkion. Tono 4.
La tua nascita, o Cristo nostro Dio, * ha fatto sorgere per il mondo * la luce della conoscenza: * con essa, gli adoratori degli astri * sono stati ammaestrati da una stella * ad adorare te, sole di giustizia˚, * e a conoscere te, * Oriente dall’alto˚. * Signore, gloria a te. 3 volte.
Lo stesso anche a Il Signore è Dio. E il congedo:
Colui che è nato in una grotta ed è stato deposto in una mangiatoia per la nostra salvezza, Cristo, vero Dio nostro...
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