martedì 31 luglio 2012

1˚ AGOSTO
Processione con i preziosi legni della croce preziosa e vivificante;
memoria dei 7 santi martiri Maccabei,
del loro maestro
Eleazaro e della loro madre Solomone.

AVVERTENZA.
Da oggi comincia il digiuno della Madre-di-Dio.

                                                VESPRO

Tono 4. Come generoso fra i martiri.

Salutiamo la croce preziosa * come comune presidio, come fonte di santificazione: * essa seda le passioni, * pone fine alle malattie, * libera i malati da ogni sorta di dolori, * riversando piú ampiamente di un oceano * i flutti dei prodigi * su quanti si prostrano con fede alla sua effigie * e le rendono culto.

Noi che siamo sbattuti dai flutti nel mare della vita, * travolti dai marosi nella bufera delle passioni, * rifugiamoci con fede presso il legno prezioso * come su una scialuppa di soccorso: * esso farà tacere i flutti e i venti, * sbaraglierà le passioni, * e noi raggiungeremo felicemente * il placido porto della salvezza.

Piú del sole rifulge la santissima croce, * proiettando quali raggi i prodigi, * quali dardi le guarigioni: * accostiamoci, o uomini, * quanti siamo continuamente stretti dalla tenebra delle sventure, * e riceveremo una grazia di guarigione elargitrice di luce, * magnificando il Dio che nella carne * sulla croce è stato confitto.

Stichirá dei santi.

Tono 1. Martiri degni di ogni lode.

La tirannide non ha scosso il tetto della Legge * elevato su sette colonne: * hanno infatti sostenuto da forti la rabbia irrazionale del persecutore, * consegnando il corpo a chi li faceva a pezzi, * questi giovani nobilissimi fratelli, * custodi dei decreti di Mosè˚.

Avendo sollevato l’intelletto * al di sopra delle cose visibili, * questi piissimi e generosi fanciulli, * insieme alla loro madre di mente divina, * si lasciavano recidere le membra di carne, * resi forti da immense speranze˚: * e queste hanno ora ottenuto, * riposando nel seno * di Abramo loro avo˚.

Saldamente armati di un’anima generosa, * e quasi puntando il loro ardore, * per amore della pietà * e dell’osservanza della Legge dei padri * hanno fermamente affrontato l’avversario, * il sacratissimo Eleazaro e i sapientissimi giovani, * insieme alla madre di mente divina.

Gloria. Dei santi. Tono pl. 4. Di Giovanni monaco.

I santi Maccabei dicevano al tiranno: * Nostro solo re, o Antioco, * è Dio, * dal quale abbiamo avuto la vita * e al quale ritorniamo. * Ci attende un altro mondo, * piú sublime e stabile di quello visibile; * nostra patria è la potente e indistruttibile Gerusalemme, * e nostra festiva assemblea * è la vita con gli angeli˚. * Signore, per la loro intercessione, * abbi pietà di noi e salvaci.

Ora e sempre. Stesso tono. Della croce.

Ciò che Mosè prefigurò un tempo nella sua persona, * mettendo cosí in rotta Amalek ed abbattendolo˚, * ciò che Davide cantore ordinò di venerare * come sgabello dei tuoi piedi˚, * la tua croce preziosa, o Cristo Dio, * questa noi peccatori baciamo oggi con labbra indegne, * celebrando te, che ti sei degnato di esser¬vi confitto, * e a te gridiamo: * Signore, insieme al ladrone, * rendi degni anche noi del tuo regno˚.

Allo stico, stichirá prosómia della croce.

Tono 1. Esultanza delle schiere celesti.

Venite, amanti delle feste, * a far festa per la processione della croce, * rallegriamoci acclamando con fede sicura: * O croce di Cristo, * santificaci con la grazia di colui * che su di te è stato innalzato, * e liberaci da ogni male * con la tua potenza.

Stico: Esaltate il Signore Dio nostro, e prostratevi allo sgabello dei suoi piedi, perché è santo.

La croce preziosa prepara le vie del cielo * per tutti coloro che l’adorano * con timore e amore; * e colui che su di essa fu confitto * annovera tra i cori delle schiere immateriali * quanti di cuore la celebrano.

Stico: Dio è il nostro Re prima dei secoli, ha operato la salvezza in mezzo alla terra.

Quanti con fede adoriamo la croce preziosa, * adoriamo il Sovrano * che su di essa fu confitto: * al suo cenno, anima e labbra sono purificate * e noi, lodandolo, siamo illumi¬nati dai suoi spirituali fulgori.

Gloria. Dei santi. Tono pl. 4. Di Cosma monaco.

Le anime dei giusti sono nelle mani del Signore˚, come Abramo, Isacco e Giacobbe, * i progenitori vissuti prima della Legge * e antenati dei Maccabei, * da noi oggi celebrati. * Prole di Abramo dall’animo saldo, * costoro hanno emulato la fede * del loro avo Abramo, * e hanno lottato per la pietà fino alla morte; * allevàti infatti secondo pietà, * e avendo lottato secondo le regole˚, * hanno confutato l’empietà dell’esecrabile Antioco. * E senza fare alcun conto delle cose di questa vita * per amore di quella eterna, * tutto hanno rimesso a Dio: * anima, forza, sensi, * il corpo delicato * e le ricompense dovute ai giusti cresciuti nella santità. * O pia radice dalla quale siete germogliati, o Maccabei! * O madre santa che ha generato figli * in numero pari ai giorni della settimana! * Noi dunque vi supplichiamo, o Maccabei, * insieme alla vostra madre Solomone * e al sapiente sacerdote Eleazaro: * stando presso il Cristo Dio, * per il quale avete faticato, * a ricevere da lui il frutto delle vostre pene, * fate un’insistente preghiera per l’umanità: * egli infatti fa ciò che vuole * e compie la volontà di quanti come voi lo temono˚.

Ora e sempre. Stesso tono. Della croce.

È compiuta, o Dio, * la parola del tuo profeta Mosè che dice: * Vedrete la vostra vita * appesa davanti ai vostri occhi˚. * Oggi la croce è innalzata, * e il mondo è liberato dall’inganno. * Oggi si inaugura la risurrezione di Cristo, * ed esultano i confini della terra, * offrendo a te un inno con i cembali di Davide˚ * e dicendo: * Hai operato la salvezza in mezzo alla terra, o Dio˚, * con la croce e la risurrezione: * per esse ci hai salvato, * o buono e amico degli uomini. * Signore onnipotente, gloria a te.

Apolytíkion dei santi. Tono 1.

Ti commuovano, Signore, * le sofferenze patite per te dai santi, * e sana, ti preghiamo, tutti i nostri dolori, * o amico degli uomini.

Gloria. Ora e sempre. Della croce. Stesso tono.

Salva, Signore, il tuo popolo, * e benedici la tua eredità˚ * dando ai re vittoria contro i barbari * e custodendo con la tua croce * la tua città.

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