martedì 24 luglio 2012

                            25 LUGLIO 2012
 Memoria della Dormizione di sant’Anna, madre della santissima Madre-di-Dio; e memoria delle sante donne Olimpia (ca. 450) ed Euprasia 
 
                                             VESPRO
Tono 1. Esultanza delle schiere celesti.
Celebrando la memoria * dei giusti progenitori di Cristo, * i nobili e santi Gioacchino ed Anna, * incessantemente glorifichiamo con mistici inni * il pietoso Signore che, * a nostra salvezza, * ha reso costoro saldi intercessori.
Colei che, prima sterile e senza frutto, * ha prodotto la primizia * dalla cui prole verrà la nostra salvezza, * passa oggi all’altra vita, * e chiede a Cristo * di donare il perdono delle colpe * a quanti lo celebrano con fede.
Celebrando la memoria dei giusti, * inneggiamo a te, o Cristo, * che hai prodigiosamente trasferito Anna * da questa vita fugace * a quella divina e senza fine, * perché essa è madre * di colei che senza seme * ti ha soprannaturalmente partorito, * la Madre-di-Dio, la Vergine Madre.
Altri prosómia. Stesso tono. O straordinario prodigio!
Ecco la luminosa solennità, * il giorno radioso * e universalmente gioioso, * l’augusta e lodevole dormizione * della gloriosa Anna, * che ha partorito * colei che ha generato la vita, * l’arca animata˚, * colei che ha accolto il Verbo che nulla contie¬ne, * colei che ha dissipato la tristezza * e introdotto la gioia, * colei che procura a tutti i fedeli * la grande misericordia˚.   
O straordinario prodigio! * La gloriosa Anna * che ha mirabilmente generato la sorgente della vita, * la sola pura, benedetta tra le donne˚, * passa dalla vita tempora¬nea a quella senza fine, * dalla terra portata oggi ai cieli, * per allietarsi insieme alle folle degli angeli: * e noi ora festeggiamo la sua santa solennità.   
Oggi noi fedeli, in coro, * celebriamo con ogni pietà, nello Spirito divino, * una festività radiosa * per la tua augusta dormizione: * giunge a noi infatti * sfolgorante per grazie di guarigioni, * bruciando le male turbe * degli spiriti dell’aria * e illuminando le menti di quanti ineggiano con fede, * o Anna degna di ammirazione, * al tuo venerando transito.
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 4. Di Anatolio.
Coloro che da lombi sterili * hanno prodotto il santo virgulto˚, * la Madre-di-Dio, * dalla quale è sorto, salvezza per il mondo, il Cristo Dio; * la coppia irreprensibile, * i coniugi santi, * Gioacchino e Anna, * passati alle dimore celesti˚, * insieme alla loro figlia, * la Vergine piú che immacolata, * fanno coro con gli angeli, * intercedendo per il mondo; * unendoci anche noi piamente a loro, * inneggiando diciamo: * Voi che, grazie alla Madre-di-Dio, * la tutta pura Maria, * siete divenuti progenitori di Cristo, * intercedete per le anime nostre.   
Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.
Lettura del libro della Sapienza di Salomone (3,1-9).
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, e nessun tormento può toccarle. Parve agli occhi degli stolti che morissero, e fu considerato un danno il loro esodo, e una rovina la loro dipartita: ma essi sono nella pace. Infatti, anche se agli occhi degli uomini vengono castigati, la loro speranza è piena di immortalità. Un poco corretti, riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé.
Come oro nel crogiuolo li ha saggiati, e come olocausto li ha accettati. Nel tempo in cui saranno visitati risplenderanno, e correranno qua e là come scintille nella stoppia. Giudicheranno genti e domineranno popoli, e regnerà su di loro il Signore per sempre. Quelli che confidano in lui comprenderanno la verità, e coloro che sono fedeli nell’amore dimoreranno presso di lui: perché grazia e misericordia sono per i suoi santi, ed egli visita i suoi eletti.
Lettura del libro della Sapienza di Salomone (5,15-6,3).
I giusti vivono in eterno, la loro mercede è nel Signore e l’Altissimo si prende cura di loro. Per questo riceveranno il nobile regno e lo splendido diadema dalla mano del Signore, poiché egli con la sua destra li copre e col suo braccio li protegge. Prenderà come armatura la sua gelosia e armerà la creazione per far vendetta dei nemici. Rivestirà la corazza della giustizia e cingerà come elmo un giudizio verace. Prenderà come scudo invincibile la santità; aguzzerà come spada la sua collera severa: il mondo combatterà insieme con lui contro gli insensati.
Scoccheranno gli infallibili dardi dei fulmini, e come da un arco ben teso, dalle nubi voleranno al bersaglio, e dalla fionda saranno scagliati chicchi di grandine pieni di furore. Infurierà contro di loro l’acqua del mare, i fiumi li sommergeranno senza pietà. Si leverà contro di loro un vento impetuoso e li disperderà come un uragano. L’iniquità renderà deserta tutta la terra e le cattive azioni rovesce¬ranno il trono dei potenti. Ascoltate dunque, o re, e comprendete; imparate, giudici dei confini della terra; porgete l’orecchio, voi che dominate le moltitudini e che vi gloriate del gran nume¬ro dei vostri popoli: il vostro potere vi è stato dato dal Signore, e la vostra sovranità dall’Altissimo.
Lettura del libro della Sapienza di Salomone (4,7-15).
Il giusto, quand’anche giunga a morire, sarà nel riposo: poiché vecchiaia venerabile non è quella di un lungo tempo di vita, né si misura col numero degli anni. Ma la prudenza equivale per gli uomini alla canizie, e età avanzata è una vita senza macchia. Divenuto gradito a Dio, è stato da lui amato, e poiché viveva tra peccatori, è stato trasferito. È stato rapito perché la malizia non alterasse la sua intelligenza e l’inganno non sviasse la sua anima. Poiché il cattivo fascino del male oscura il bene, e l’agitarsi della concupiscenza guasta la mente innocente. Reso in breve perfetto, ha portato a termine un lungo corso: la sua anima era infatti gradita al Signore, per questo si è affrettato a toglierlo di mezzo alla malvagità. I popoli hanno visto ma non hanno compreso, né hanno posto mente a questo fatto: che grazia e misericordia sono con i suoi santi, ed egli visita i suoi eletti.
Allo stico, i seguenti stichirá prosómia.
Tono pl. 1. Gioisci, tu che sei veramente.
Gioisci, rondine spirituale * che ci fai conoscere la primavera della grazia, * tu che hai ben condotto nella temperanza * una vita irreprensibile * e hai santamente partorito * il gioiello della verginità, * l’immacolata Madre-di-Dio; * nobile agnella che hai portato la sola * che ignara d’uomo ha generato in virtú di una parola * il Verbo, * la giovenca che ha generato l’agnello * che toglie le colpe del mondo˚: * o Anna, progenitrice del Signore * che ti ha tolta dalla terra! * Imploralo ora di donare * alle anime nostre * la grande misericordia˚.   
Stico: Esultate, giusti, nel Signore: ai retti si addice la lode.
Gioisci, coppia amata da Dio, * eletta per gli splendori della santità, * coppia venerata che ha felicemente mutato * le immagini della Legge nella divina grazia, * avendo generato colei che ha partorito il Cristo, * l’autore della nostra vita˚: * tu, Gioacchino ispirato, * e tu, divina e venerabilissima Anna, * lampade che avete acceso * la lampada senz’ombra, * voi che siete fecondi di grazia, * della stessa immacolata Madre-di-Dio: * insieme a lei implorate * perché sia donata alle anime nostre * la grande misericordia˚.   
Stico: Beati tutti quelli che temono il Signore, che camminano nelle sue vie.
Gioisci, terra benedetta, * che hai fatto fiorire per il mondo * il divino virgulto; * tu che meditando incessantemente * nella Legge di Dio˚, * vi hai anche aggiun¬to tutta la grazia; * ti sei liberata dai vincoli della sterilità * con il tuo parto, * hai restituito alla morte la corruzione * e sei passata allo splendore divino. * Anna beata in Dio, * progenitrice del Cristo Dio, * che hai partorito la lampada portatrice della luce, * la Madre-di-Dio: * insieme a lei implora * perché sia donata alle anime nostre * la grande misericordia˚.   
Gloria. Ora e sempre. Tono pl. 2.
Vieni, creazione tutta, * coi cembali dei salmi * riuniamoci per celebrare Anna di mente divina, * colei che dai suoi lombi * ha generato il divino monte˚ * e che oggi è stata portata * ai monti spirituali e alle dimore del paradiso. * A lei acclamiamo: * Beato il tuo grembo, * che realmente ha portato colei che nel suo seno * ha portato la luce del mondo˚, * e beate le mammelle che hanno allattato * colei che ha allattato Cristo, * la nutrice della nostra vita: * supplica dunque lui * di liberarci da ogni tribolazione * e da ogni assalto del nemico, * e di salvare le anime nostre.   
Apolytíkion. Tono 4. Presto intervieni.
Hai generato colei * che ha generato la vita, * la pura Madre-di-Dio, * o Anna di mente divina; * per questo sei stata ora trasferita gioiosa * all’eredità celeste, * dove è la dimora di quanti si allietano nella gloria˚: * e per quanti ti onorano con amore * tu chiedi il perdono delle colpe, * o sempre beata.

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