sabato 14 luglio 2012

DOMENICA DEI PADRI

Lo stesso giorno, cioè il 13 luglio, se cade di domenica, oppure la prima domenica dopo il 13, si celebra l’ufficio dei 630 santi padri teòfori del santo quarto Sinodo ecumenico (nel 451); e cosí pure si celebrano i 318 padri di Nicea (nel 325), i 150 del secondo Sinodo a Costantinopoli (nel 381), i 200 del terzo a Efeso (nel 431), i 165 del quinto a Costantinopoli (nel 553), i 170 del sesto a Costantinopoli (nel 680)54.
VESPRO

 Tono pl. 2. Riposta nei cieli.

La venerabile assemblea dei padri sapienti, * o amico

degli uomini, * ha proclamato te, * Verbo incircoscri¬vi¬bile e incomprensibile * fatto carne per noi, * per¬fetto Dio e uomo, * duplice nelle nature e nelle operazio¬ni, * duplice anche nelle volontà, * e uno nell’ipòstasi. * Riconoscendoti dunque Dio * insieme al Padre e allo Spiri¬to, * con fede adoriamo te, uno, * proclamando beati i padri.

Conconcordemente i teòfori * hanno proclamato increa¬te * la divina energia e la divina volontà * di colui che ha assunto la povertà della mia umanità, * assegnando alla carne * energia e volontà create, * evitando saggi¬amente, quei beati, * la confusione delle nature * e la divisione dell’ipòstasi. * Onorandoli nelle loro feste annuali, * noi fedeli glorifichiamo concordi Cristo * che li ha glorificati.

Oggi i padri divini * hanno proclamato concordi la Triade increata * unico Dio Signore * dimo-strando a tutti * la reciproca semplicità del¬l’unica natura, * facendola conoscere senza principio * nella comune volontà * e nella sempli¬cità dell’opera¬zione, * in tutto senza fine. * Noi dunque li cele¬briamo come imitato¬ri degli apostoli * dei quali a tutti hanno insegnato il vangelo.

Gloria. Dei padri. Tono pl. 2.

Celebriamo oggi * le mistiche trombe dello Spirito, * i padri teòfori, * coloro che hanno cantato in mezzo alla Chiesa * l’armoniosa melodia della teologia, * la Triade una, * essenza e divinità immutabile; * celebria¬mo i di¬struttori dell’errore * e difen¬sori degli ortodos¬si, * coloro che sempre intercedono presso il Signo¬re * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.

Ora e sempre. Theotokíon. Il primo del tono.

Ingresso, Luce gioiosa, il prokímenon del giorno e le letture.

Lettura del libro della Genesi (14,14-20).

Quando Abram seppe che Lot suo nipote era stato fat-

to prigi¬oniero, fece il conto dei servi che gli erano nati in casa, trecen¬to¬diciotto, e si diede all’inseguimento sino a Dan. Piombò su di loro di notte, lui e i servi che erano con lui, li battè e li inseguí sino a Coba, che è a sinistra di Damasco. Ricuperò cosí tutta la cavalleria di Sodoma, ricuperò Lot suo nipote, tutte le sue cose, le donne e il popolo.

Quando Abram fu di ritorno, dopo la disfatta di Chedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sodoma uscí incontro ad Abram nella Valle di Save, cioè la Valle dei re. E Melchisedek, re di Salem, portò pane e vino; egli era sacerdote del Dio altissimo, e benedisse Abram e disse: Benedetto Abram dal Dio altissimo che ha fatto il cielo e la terra. E benedetto il Dio altissimo che ti ha dato in mano i tuoi nemici.

Lettura del libro del Deuteronomio (1,8-11.15-17).

Disse Mosè ai figli d’Israele: Ecco, vi ho messo davanti

la terra: entrate ed ereditate la terra che il Signore ha giurato ai vostri padri, ad Abramo, Isacco e Giacobbe, di dare a loro e alla loro discendenza dopo di loro. In quel tempo io vi ho parlato e ho detto: Non posso portarvi da solo; il Signore nostro Dio vi ha moltiplicati, ed ecco siete oggi numerosi come le stelle del cielo. Il Signore Dio dei nostri padri vi accresca mille volte piú di quanto siete, e vi benedica come vi ha detto.

Allora presi da voi uomini sapienti, capaci e intelligenti e li posi alla vostra testa: capi di migliaia, di centinaia, di cinquantine, di decine e scribi per i vostri giudici. E diedi quest’ordine ai vostri giudici in quel tempo: Ascoltate le cause dei vostri fratelli e giudicate con giustizia tra ciascuno e il proprio fratello o lo straniero che sta presso di lui. Non farai eccezione di persone in giudizio: giudicherai tanto il piccolo che il grande. Non ti ritrarrai davanti a nessuno, perché il giudizio è di Dio.

Lettura del libro del Deuteronomio (10,14-21).

Disse Mosè ai figli d’Israele: Ecco, del Signore tuo Dio

è il cielo, e il cielo del cielo, la terra e tutto ciò che è in essa. Eppure il Signore ha scelto i vostri padri per amarli, e ha eletto la loro discendenza dopo di loro, proprio voi, al di sopra di tutte le nazioni, come è quest’oggi. Circoncidete dunque il vostro cuore duro, e non continuate a indurire il vostro collo.

Il vostro Dio, infatti, è il Dio degli dèi e Signore dei signori: Dio grande, forte e tremendo che non fa eccezione di persone e non accetta regali, ma fa giustizia al forestiero, all’orfano e alla vedova, e ama il forestiero e gli dà pane e vestito. E voi amerete il forestiero, perché siete stati forestieri in terra d’Egitto. Temerai il Signore tuo Dio e a lui solo renderai culto, a lui aderirai e nel suo nome giurerai. Egli è il tuo vanto, egli è il tuo Dio che ha fatto per te queste cose grandi e gloriose che i tuoi occhi hanno visto.

Allo stico, stichirá anastásima.

Gloria. Dei padri. Tono 3.

Siete stati rigorosi custodi * delle tradizioni apostoliche, * o santi padri: * stabilendo infatti la retta dottrina * della consustanzialità della Santa Triade, * avete conciliarmente distrutto * la bestemmia di Ario. * Dopo di lui avete confutato anche Macedonio, * avversario dello Spirito, * avete condannato Nestorio, Eutiche e Dioscoro, * Sabellio, e Severo l’acefalo. * Chiedete, ve ne preghiamo, * che noi, liberati dal loro errore, * custodiamo senza macchia, nella fede, * la nostra vita.

Ora e sempre. Theotokíon.

Senza seme, * dallo Spirito divino, * per volere del Padre, * hai concepito il Figlio di Dio, * che è dal Padre prima dei secoli, senza madre, * e che per noi da te è nato, senza padre: * tu lo hai generato nella carne * e come bambino lo hai allattato. * Non cessare dunque di intercedere, * perché siano liberate dai pericoli * le anime nostre.

Apolytíkion anástasimon.

Gloria. Dei padri. Tono pl. 4.

Tu sei piú che glorioso, * o Cristo Dio nostro, * tu che hai stabilito come astri sulla terra˚ * i padri nostri, * e per mezzo loro ci hai guidati tutti * alla vera fede: * o tu che sei pieno di ogni compassione, * gloria a te.

Ora e sempre. Theotokíon.

Tu che per noi sei nato dalla Vergine * e ti sei sottoposto alla crocifissione˚, * o buono, * tu che con la morte hai spogliato la morte, * e come Dio hai manifestato la risurrezione, * non trascurare coloro che con la tua mano hai plasmato˚, * mostra, o misericordioso, il tuo amore per gli uomini: * accogli, mentre intercede per noi, * la Madre-di-Dio che ti ha partorito, * e salva, o Salvatore nostro, * il popolo che non ha piú speranza.

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