mercoledì 18 luglio 2012

19 LUGLIO 2012
Memoria di santa Macrina (379), sorella di Basilio il grande; e memoria del nostro santo padre Dios (intorno al 431).

                                                                          VESPRO
 
Della santa. Tono 4. Hai dato come segno.

Con somma sapienza hai dimostrato * che l’autodeterminazione dell’anima è anche immortalità: * ti sei perciò studiata di lasciare i vincoli del corpo * libera da brutture di peccato * e pura da ogni sozzura, * senza macchia né ruga˚, * o ispirata da Dio, * per presentarti allo sposo * casta e tutta immacolata.
 
Vivendo puramente, * hai custodito incorrotta e senza macchia la verginità, * e hai distribuito le ricchezze * per compiere la legge di Cristo˚, * che tu avevi seguito * abbandonando la terra e ciò che è della terra: * per questo ti ha donato il cielo e ciò che è del cielo * Gesú amico degli uomini * e Salvatore delle anime nostre.
 
Anche dopo la morte, * il tuo volto rifulgeva di chiaro splendore, * o degna di ogni lode, * poiché Cristo ti aveva glorificata * quale sua vergine tutta deificata, * quale lieta operatrice di misericordia˚, * compassionevole e di divino parlare: * perché angelica è stata la tua vita sulla terra * e ti sei resa gradita a Dio * per i nobili costumi.
 
Stichirá del santo. Come generoso fra i martiri.
 
Sempre illuminàti nell’anima e nella mente * dai tuoi divini fulgori, * ti celebriamo, o beato, * come astro universale * spiritualmente sorto nel firmamento della Chiesa, * noi che onoriamo la tua luminosa festa annuale, * o sacro taumaturgo, * decoro dei monaci.
 
Sei divenuto un secondo Aronne, o padre, * designato per il divino sacerdozio * dalla fioritura della verga˚; * come Mosè, o santo, * hai fatto scaturire acqua dalla roccia˚; * come Elia, con la tua preghiera, * hai risuscitato un morto˚, * rendendoti ammirabile per i segni sublimi, * e fulgente di divine glorie, * o feli¬cissimo Dios di mente divina.
 
Visibilmente in possesso * del fulgore dello Spirito, * hai cacciato gli spiriti della malizia * e hai approntato un sacro monastero * nel quale una folla di anime trova salvezza, * onorando ogni giorno con fede * la tua memoria, le tue lotte vigorose * e gli straordinari prodigi, * o Dios, vanto dei padri.
 
Gloria. Ora e sempre. Theotokíon, stessa melodia.
 
Riscattami dalla condanna, * santissima sposa di Dio, * e con le tue preghiere * libera la mia povera anima * dalle funeste cadute e dalla morte: * nel giorno in cui sarò esaminato, * fa’ che io ottenga la giustificazione * come l’hanno ottenuta le folle dei santi, * purificato dalla penitenza e dall’effusione delle lacrime, * prima che giunga la fine.
 

Allo stico, stichirá dall’októichos.
 
Apolytíkion della santa. Tono pl. 4.
 
In te, madre, * è stata perfettamente custodita l’immagine di Dio˚, * perché tu, prendendo la croce, * hai seguito Cristo˚, * e coi fatti hai insegnato a trascurare la carne, * perché passa, * e a darsi cura dell’anima, * realtà immortale: * per questo insieme agli angeli * esulta il tuo spirito, * o santa Macrina.
 
Del santo. Tono 1.
 
Cittadino del deserto, * angelo in un corpo * e taumaturgo ti sei mostrato, * Dios, padre nostro teòforo. * Con digiuno, veglia e preghiera * hai ricevuto celesti carismi * e guarisci i malati * e le anime di quanti a te accorrono con fede. * Gloria a colui che ti ha dato forza; * gloria a colui che ti ha incoronato; * gloria a colui che per mezzo tuo * opera guarigioni in tutti.

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