mercoledì 25 luglio 2012

26 LUGLIO Memoria del santo ieromartire Ermolao e dei suoi compagni Ermippo ed Ermocrate
(sotto Galerio Massimiano, 286-305, a Nicomedia) e della
santa martire Parasceve
 (sotto Antonino Pio, 138-161).


                                       VESPRO

Prosómia dei santi.Tono pl. 4. O straordinario prodigio!

Martire lottatore Ermolao, * hai santamente amato una vita sacratissima, * divenuto sacerdote di Gesú onnipotente, * e con le tue venerande parole, in virtú della grazia, * hai salvato popoli * dall’empio ottenebramento, * passando quindi alle regioni ultramondane, * lavato nel sangue dei lottatori, * o beato in Dio.

Martire lottatore Ermolao, * stando in un primo tempo nascosto per il timore degli iniqui, * lieto manifesti il nascosto mistero * della pietà e della conoscenza * al vittorioso Pantaleone; * quindi, mostrandoti, * muori con animo prontissimo per il Cristo * che, nelle sua bontà, * ha scelto di patire.

Con fede onoriamo * Ermippo, Ermolao ed Ermocrate, * martiri del Signore che hanno mirabilmente lottato, * che hanno ucciso l’ingannatore * e si sono lavati con un battesimo * che non si intorbida con nuove macchie; * diamo loro gloria santamente * e con festa celebriamo solennemente * la loro memoria.

Prosómia della santa, stessa melodia.

O straordinario prodigio! * Tu, sapiente Parasceve, hai abbattuto con fortezza * l’arroganza di Antonino, * lottando con animo pronto; * fatta degna dei premi della vocazione celeste˚ * e delle corone, o venerabile, * fa’ continuamente memoria al Signore * di noi tuoi servi che ti onoriamo con fede, * perché egli abbia pietà di noi.

Martire di Cristo degna di ogni lode, * tu che con tutta l’anima hai amato il Cristo Sovrano, * hai sopportato con ogni costanza * i colpi dei tormenti; * coi fianchi raschiati dai flagelli, * sottostando a tutte le torture per il tuo amato, * hai ottenuto le corone che egli dona: * noi dunque diciamo le tue lodi, * o beata in Dio.

Gloriosissima santa martire, * chi potrà dire la ricompensa per le tue pene, * e i prodigi di fortezza del tuo martirio, * la pazienza e la mitezza di cui hai dato prova, * o venerabile, * quasi fossi senza carne? * Sei perciò divenuta compagna degli angeli, * o Parasceve, * sposa del Re dell’universo, * vaso dello Spirito.

Gloria. Della santa. Tono pl. 2.

Vergine martire lottatrice, * gloriosissima Parasceve, * chiedi che quanti degnamente festeggiano la tua lotta * siano liberati da tentazioni e tribolazioni, * per la tua intercessione presso Dio, * e dal giudizio futuro, * o martire celebratissima.

Ora e sempre. Theotokíon.

Chi non ti dirà beata, o Vergine tutta santa?˚ * Chi non celebrerà il tuo parto verginale? * Perché l’Unigenito Figlio che intemporalmente dal Padre è rifulso, * egli stesso, ineffabilmente incarnato, * è uscito da te, la pura: * Dio per natura e per noi fatto uomo per natu¬ra˚, * non diviso in dualità di persone, * ma da riconoscersi * in dualità di nature, senza confusione59 . * Imploralo, augusta beatissima, * perché sia fatta miseri¬cordia alle anime nostre.

Allo stico, stichirá prosómia della santa.

Tono 4. Come generoso fra i martiri.

Spontaneamente ti offristi con animo forte, * o gloriosissima, * per sottostare a dolorosissimi tormenti, * e riducesti in polvere gli idoli venerati dai greci. * Poiché con la forza della croce * hai ucciso l’avversario, * che si vanta di porre il trono * al disopra degli astri˚: * restò infranto ai tuoi piedi, * giocato come un passero.

Stico: Ho atteso, tanto atteso il Signore, e ha esaudito la mia supplica.

In un istante, per divina provvidenza, * l’angelo rese come foglia * il peso della lastra sulla testa, * e quale brezza rugiadosa l’ardore del fuoco, * come avvenne un tempo per i tre fanciulli * all’apparire di quel quarto˚; * con loro tu acclamavi: * Grande è la tua misericordia, o pieto-sissimo! * E io venero gioiosa * il tuo nome degno di ogni canto.

Stico: Ha posto i miei piedi sulla roccia e ha diretto i miei passi.

Bella nel corpo * e splendente nell’anima, * sempre ti sei mostrata senza macchia: * avendo infatti amato lo sposo, * hai camminato sulla scia * del profumato unguento spirituale˚, * o venerabile e celebrata Parasceve: * intercedi ora presso il Salvatore di tutti * perché sciolga da ogni debito * quanti celebrano con fede * la tua memoria.

Gloria. Tono pl. 2.

Venite, da tutti i confini della terra, * intrecciamo una danza spirituale * e cantiamo le lodi * della vergine martire di Cristo, * dicendo: * Gioisci, Parasceve santa e onorata da Dio; * gioisci, tu che hai splendidamente sostenuto il martirio; * gioisci, pari in dignità ai martiri * e consorte delle monache: * con loro prega * per la salvezza delle anime nostre.

Ora e sempre. Theotokíon.

O Madre-di-Dio, tu sei la vera vite * che ha prodotto il frutto della vita˚. * Noi ti imploriamo: * intercedi, o Sovrana, * insieme con la vittoriosa e con tutti i santi, * perché sia fatta misericordia * alle anime nostre.

Apolytíkion. Tono 4.

I tuoi martiri, Signore, * con la loro lotta * hanno ricevuto da te, nostro Dio, * le corone dell’incorruttibilità: * con la tua forza, infatti, * hanno abbattuto i tiranni * ed hanno anche spezzato * le impotenti audacie dei demoni. * Per le loro preghiere, * o Cristo Dio, * salva le anime nostre.

Gloria. Della santa. Tono 1.

Rendendo la tua sollecitudine * adeguata al nome che degnamente porti60 , * hai ereditato quale dimora * la fede che ha il tuo stesso nome, * o vittoriosa Parasceve: * per questo effondi guarigioni * e intercedi per le anime nostre.

Ora e sempre. Theotokíon.

Gabriele ti recò il saluto ‘Gioisci’, o Vergine˚, * e a quella voce il Sovrano dell’universo * si incarnò in te, arca santa, * come ti chiamò il giusto Davide˚. * Sei divenuta piú ampia dei cieli, * perché hai portato il tuo Creatore. * Gloria a colui che ha dimorato in te, * gloria a colui che è uscito da te, * gloria a colui che per il tuo parto * ci ha liberati.

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