25 APRILE Memoria del santo apostolo ed evangelista Marco.
VESPRO
Celebriamo degnamente, o fedeli, * lo scrittore delle parole ispirate * e grande patrono dell’Egitto, * gridando: * O sapiente Marco, * con i tuoi insegnamenti e la tua intercessione, * guidaci tutti, come apostolo, * alla vita senza tempeste.
Sei stato compagno di viaggio dello ‘strumento d’elezione’˚ * e con lui hai attraversato tutta la Macedonia; * giunto a Roma, sei divenuto gradito interprete di Pietro˚; * sei infine pervenuto al riposo * dopo aver degnamente lottato in Egitto, * o sapientissimo Marco.
Hai irrigato con le piogge luminose del vangelo * le anime riarse e inaridite; * perciò oggi, o divino Marco, * Alessandria gioiosamente festeggia con noi la tua memoria, * e con venerazione esalta le tue reliquie.
Altri prosómia. Stesso tono.
Ottimo Marco, * tu hai bevuto al torrente di delizie˚: * irrompi come dall’Eden, chiarissimo fiume di pace, * irrorando con i flutti del tuo annuncio evangelico il volto della terra˚, * irrigando le assemblee della Chiesa con dottrine ispirate.
O Marco ispirato, * Mosè un tempo ha sommerso nel mare gli egiziani˚, * ma tu, o sapientissimo, * li hai tratti dal mare dell’inganno, * con la potenza di colui che emigrò un giorno fra loro col corpo˚, * abbattendo a braccio alzato˚ * i loro idoli fatti da mano d’uomo.
O Marco sacratissimo, * a contatto con la luce dello Spirito * sei divenuto tutto spirituale; * e ora, o felicissimo, * deificato per adozione da perseveranti slanci verso il Sovrano * e da beatissime irradiazioni luminose, * hai trovato quanto avevi lungamente bramato, * il principio e il termine del mistero.
Gloria. Tono pl. 2.
La grazia è stata effusa sulle tue labbra˚, * o apostolo Marco, * e sei divenuto pastore della Chiesa di Cristo, * per insegnare alle pecore razionali * a credere nella Trinità con-sustanziale in Deità una.
Ora e sempre. Della festa.
Allo stico, stichirá prosómia dell’apostolo.
Tono 1. Martiri degni di ogni lode.
O Marco sapiente in Dio, * sei divenuto stilo di scriba sapiente * che scrive veloce˚, * per redigere, ispirato, il racconto dell’incarnazione di Cristo, * e chiaramente esporre le parole di eterna vita: * supplica che in essa siano iscritti quanti ti celebrano, * quanti onorano la tua gloriosa memoria.
Stico: Per tutta la terra è uscita la sua voce e sino ai confini del mondo le sue parole.
O Marco degno di ogni lode, * hai percorso la terra recando il vangelo, * dissipando, a guisa di sole, tutto il buio del politeismo * con gli splendori della fede. * Chiedi dunque per le anime nostre * il dono della pace e della grande misericordia˚.
Stico: I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamen¬to annuncia l’opera delle sue mani.
O apostolo Marco, * tu hai portato l’annuncio * là dove prima sovrabbondava la stoltezza dell’empietà, * fugando la tenebra dell’Egitto * con la luce delle tue parole, * o felicissimo araldo di Dio. * Chiedi dunque per le anime nostre * il dono della pace e della grande misericordia˚.
Gloria. Tono pl. 4.
Venite, esaltiamo tutti con salmi ed inni Marco, * araldo della celeste mistagogia * e ministro del vangelo. * Egli si è infatti rivelato fiume del paradiso spirituale˚, * irrigando con le celesti piogge i solchi delle anime * e rendendole fertili per il Cristo Dio, * il quale, per la sua intercessione, * a tutti dona il perdono e la grande misericordia˚.
Ora e sempre. Della festa. Apolytíkion. Tono 3.
Santo apostolo ed evangelista Marco, * intercedi presso il Dio misericordioso * perché conceda alle anime nostre * la remissione delle colpe.
ORTHROS
Káthisma del santo.
Tono 1. I soldati a guardia della tua tomba.
Asceso alla vetta delle virtú, o divino Marco, * hai fatto risuonare per noi grandi misteri di salvifiche dottrine, * divenuto araldo di Dio. * Con fede, dunque, noi ti imploriamo, * o beatissimo, * di liberarci da ogni tribolazione, * da peccati e pericoli.
Gloria. Un altro. Tono 4. Ti sei manifestato oggi.
Avendoti come grande astro, o glorioso, * rischiarata dai raggi dei tuoi insegnamenti, * la Chiesa a te grida: * Gioisci, o beatissimo apostolo del Signore.
Ora e sempre. Della festa.
Kondákion. Tono 2. Cercando le cose dell’alto.
Ricevuta dall’alto la grazia dello Spirito, * hai sciolto i sofismi intricati dei rètori, * o apostolo, * e, prese nella rete tutte le genti, * o Marco celebrato, * le hai condotte al tuo Sovrano, * con l’annuncio del divino vangelo.
Ikos. Rendi chiara la mia lingua.
Divenuto discepolo del corifeo degli apostoli, * con lui hai annunciato il Cristo Figlio di Dio, * confermando sulla roccia della verità * quanti barcollavano nell’errore. * Su di essa conferma anche me, * e guida i passi della mia anima, * affinché, liberato dai lacci del nemico, * ti dia gloria senza impedimento, * perché tu hai illuminato tutti, * o Marco sapiente, * con l’annuncio del divino vangelo.
Un altro. Tono 4. Presto intervieni.
Compagno di viaggio di Pietro, * e con lui sacro ministro del Verbo, * sei divenuto anche sapiente vate, * o apostolo. * Hai cosí messo per iscritto * il divino vangelo del Salvatore, * quale celeste iniziato, o Marco. * Noi dunque, o evangelista, * ti onoriamo con amore.
Sinassario.
Il 25 dello stesso mese, memoria del santo apostolo ed evangelista Marco.
Per l’intercessione del tuo santo, o Cristo Dio, abbi pietà di noi e salvaci. Amen.
Canone del santo. Tono 1.
Ode 9. Irmós.
Il roveto ardente che non si consumava˚ ci ha mostrato una figura del tuo parto puro. * Estingui ora, ti preghiamo, * la fornace delle tentazioni * che infuria contro di noi, * affinché, o Madre-di-Dio, * incessantemente ti magnifichiamo˚.
Tropari.
Giunto all’irraggiungibile sorgente * della luce trisolare, * o divino vate, * piú puramente e chiaramente godi * della deificazione che trascendente ogni comprensione, * in incessante danza con gli angeli, * o sacratissimo.
Compagno di Pietro * nell’insegnamento e nel divino annuncio, * con lui vivi nelle celesti tende, * o beato dal divino parlare; * e con lui tu intercedi per noi, * o apostolo Marco.
Hai proclamato con tutta pietà, * o Marco sapientissimo, * illuminato dal fulgore della grazia, * la luce triplicemente unificata, * e unitariamente triplice, in modo straordinario. * Noi dunque ti imploriamo: * prega sempre per noi.
Theotokíon.
Marco, il venerabile apostolo, * è stato dato come pontefice agli egiziani, * tra i quali era emigrato come bambino, * incarnato dalla pura Vergine Madre-di-Dio, * il Signore della gloria˚, * che noi magnifichiamo e celebriamo.
Katavasía. Illúminati, illúminati.
Exapostilárion. O Verbo, luce immutabile.
Tu, ricco dell’adozione a figlio da parte dell’apostolo Pietro, * per questo, primo tra tutti, * hai redatto per gli egiziani, o Marco, * il vangelo col quale illumini il mondo.
E della festa.
Alle lodi, stichirá prosómia dell’apostolo.
Tono 1. Martiri degni di ogni lode.
Il fulgido luminare d’Egitto, * il nobilissimo Marco, * sapientissimo annunciatore del Verbo, * divino redattore del vangelo, * sia oggi da noi esaltato con canti * e con melodie divine: * egli infatti intercede per noi presso Cristo * perché siano donate alle anime nostre * la pace e la grande misericordia˚.
Divenuto scrittore delle divine dottrine di Cristo, * hai illuminato tutta la terra, * annunciando la sua incarnazione, * la divina passione, l’augusta risurrezione, * e l’ascensione al Padre, * o sapientissimo, * attirando cosí le genti, o apostolo, * alla conoscenza della verità.
Docile seguace del divino Pietro, * o Marco apostolo del Signore, * tu, o sapientissimo, * persuadendo con le dottrine di lui, * hai illuminato i popoli con la grazia del santo Spirito, * e rischiarando la mente degli egiziani, * hai messo ordine anche nella loro città.
Gloria. Tono pl. 2.
La grazia è stata effusa sulle tue labbra˚, * o apostolo Marco, * e sei divenuto pastore della Chiesa di Cristo, * per insegnare alle pecore razionali * a credere nella Trinità consustanziale in Deità una.
Ora e sempre. Della festa.
Quindi il resto come di consueto e il congedo.
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